Segnalazione - I nostri studenti hanno partecipato, e gradito particolarmente, 
la rappresentazione teatrale, 
con la regia di Claudio Longhi, dell'opera tetarale di 
Bertolt Brecht
LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI 
L'opera
 scritta nel 1941 in Finlandia, rappresenta un tentativo di spiegare al 
mondo capitalistico l’ascesa di Hitler, trasponendola in circostanze a 
quel mondo familiari. L’uso del verso dà la misura del carattere eroico 
dei personaggi»: così Bertolt Brecht descrive uno dei testi che 
appartengono al suo lungo periodo di esilio dalla Germania nazista.
Il manoscritto di Arturo Ui si 
conclude alla data del 24 aprile 1941; nel 1953 Brecht riprende a 
lavorare al copione, che non sarà mai rappresentato né pubblicato mentre
 l’autore era in vita. Quella del protagonista è una parabola teatrale 
che percorre due strade: la prima, legata all’avvento del nazismo tra la
 fine degli anni Venti e l’inizio del decennio successivo; la seconda, 
intesa come volontà di sfatare l’ammirazione e la reverenza che il 
rispetto per gli assassini e per il crimine in grande stile scatenano 
nella piccola borghesia.
L’ascesa di Ui, tanto 
resistibile quanto ineluttabile, rimane come fissata sul margine della 
tragedia, ma in qualche modo fotografa i meccanismi perversi e 
atemporali della prevaricazione. E così il drammaturgo ambienta la scena
 non già in Europa, bensì oltreoceano, in una fantastica Chicago, nella 
quale ripercorre le fasi della costruzione del consenso per Adolf Hitler
 sulla falsariga di quelle dell’ascesa criminale di Al Capone. La 
cerchia dei personaggi è circoscritta allo Stato – industriali, junker, 
piccolo borghesi – ed è facile individuare alle spalle dei personaggi i 
corrispettivi storici.
Protagonista di questa “farsa storica” amaramente divertente è Umberto 
Orsini, circondato da una compagnia di giovani talenti, tra cui Luca 
Micheletti, che per la propria interpretazione ha vinto il premio UBU 
2012 come miglior attore non protagonista. Claudio Longhi, studioso di storia del teatro, da tempo 
affianca alla sua attività di docente universitario la regia teatrale: 
ha inaugurato l’ultima edizione del Festival del Teatro antico di 
Siracusa con Prometeo, interpretato da Massimo Popolizio.
(foto di proprietà dell'Associazione Quintiliano)