Si è svolta questo pomeriggio in Sala Rossa a Palazzo Civico, la commemorazione in memoria di Giorgio Balmas.
L’ideatore dei Punti verdi e di Settembre musica è stato ricordato dal presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo, dall’assessore Fiorenzo Alfieri e dai consiglieri Domenico Gallo e Antonello Angeleri.
Beppe Castronovo ha sottolineato la difficoltà di parlare di Giorgio Balmas “come di una persona che ci ha lasciati. Organizzatore di cultura, straordinario innovatore, capace di vedere oltre, i torinesi continuano ad amarlo e lui continua a vivere nei suoi progetti e nella vita musicale e culturale di Torino”.
Fiorenzo Alfieri ha ricordato il 15 dicembre dello scorso anno quando “dopo aver concluso la conferenza stampa di presentazione del rinnovato Palazzo Madama, trovai due messaggi sul cellulare che mi comunicavano la notizia della morte di Balmas. La mia reazione immediata fu la più irrazionale: come, proprio il giorno in cui avrebbe potuto rivedere aperto il Museo civico di Arte antica, dopo 18 anni di chiusura? Ben sapendo quanto Balmas avesse puntato su quel museo durante gli anni in cui rivestì la carica di assessore per la cultura”.
Per Domenico Gallo: “Non c’è traccia di subalternità nella vita di Giorgio Balmas, credo che questo assieme alla sua spiccata personalità di uomo di cultura lo hanno reso grande e fatto entrare nella storia di cultura internazionale”.
Antonello Angeleri ha concluso gli interventi, ricordando “l’amore per la musica e per i giovani di Giorgio Balmas. Un sottile filo rosso che ne ha legato l’impegno professionale e quello politico. Vogliamo celebrare la sua memoria con l’immagine di quei tanti giovani che oggi, grazie alle sue iniziative pionieristiche, hanno la possibilità di affollare le sale da concerto, ascoltare Beethoven come Schoenberg e fare della musica classica una patrimonio della loro esistenza.
L’ideatore dei Punti verdi e di Settembre musica è stato ricordato dal presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo, dall’assessore Fiorenzo Alfieri e dai consiglieri Domenico Gallo e Antonello Angeleri.
Beppe Castronovo ha sottolineato la difficoltà di parlare di Giorgio Balmas “come di una persona che ci ha lasciati. Organizzatore di cultura, straordinario innovatore, capace di vedere oltre, i torinesi continuano ad amarlo e lui continua a vivere nei suoi progetti e nella vita musicale e culturale di Torino”.
Fiorenzo Alfieri ha ricordato il 15 dicembre dello scorso anno quando “dopo aver concluso la conferenza stampa di presentazione del rinnovato Palazzo Madama, trovai due messaggi sul cellulare che mi comunicavano la notizia della morte di Balmas. La mia reazione immediata fu la più irrazionale: come, proprio il giorno in cui avrebbe potuto rivedere aperto il Museo civico di Arte antica, dopo 18 anni di chiusura? Ben sapendo quanto Balmas avesse puntato su quel museo durante gli anni in cui rivestì la carica di assessore per la cultura”.
Per Domenico Gallo: “Non c’è traccia di subalternità nella vita di Giorgio Balmas, credo che questo assieme alla sua spiccata personalità di uomo di cultura lo hanno reso grande e fatto entrare nella storia di cultura internazionale”.
Antonello Angeleri ha concluso gli interventi, ricordando “l’amore per la musica e per i giovani di Giorgio Balmas. Un sottile filo rosso che ne ha legato l’impegno professionale e quello politico. Vogliamo celebrare la sua memoria con l’immagine di quei tanti giovani che oggi, grazie alle sue iniziative pionieristiche, hanno la possibilità di affollare le sale da concerto, ascoltare Beethoven come Schoenberg e fare della musica classica una patrimonio della loro esistenza.
Dall'Ufficio Stampa del Consiglio Comunale della Città di Torino
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